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È dimostrato che l’utilizzo di seme conciato, rispetto a seme non conciato, porta ad incrementi produttivi rilevanti. Secondo alcune stime elaborate da Assosementi infatti, senza l’aiuto dei semi conciati si potrebbero avere perdite di raccolto anche superiori al 20% e possibili aumenti dei costi fino al 200%.
I concianti più diffusi sono i fungicidi, che fungono da barriera per gli attacchi di microrganismi patogeni, e gli insetticidi, che impediscono agli insetti di cibarsi del seme o della plantula.
Ultimamente sono sempre più diffusi anche i biostimolanti, sostanze in grado di difendere la pianta dagli stress abiotici (caldo, freddo, siccità, etc.) o di migliorarne le capacità nutritive.
Concia dei semi
La concia consiste nell’applicare sul seme, in maniera precisa e localizzata, sostanze finalizzate a contrastare l’azione di patogeni e a favorire l’emergenza delle piante.
Questo permette di salvaguardare il valore del seme a beneficio della produttività e della qualità del raccolto, grazie agli effetti fisiologici della concia e alla maggiore resistenza delle piante agli stress abiotici.
È dimostrato che l’utilizzo di seme conciato, rispetto a seme non conciato, porta ad incrementi produttivi rilevanti. Secondo alcune stime elaborate da Assosementi infatti, senza l’aiuto dei semi conciati si potrebbero avere perdite di raccolto anche superiori al 20% e possibili aumenti dei costi fino al 200%.
I concianti più diffusi sono i fungicidi, che fungono da barriera per gli attacchi di microrganismi patogeni, e gli insetticidi, che impediscono agli insetti di cibarsi del seme o della plantula.
Ultimamente sono sempre più diffusi anche i biostimolanti, sostanze in grado di difendere la pianta dagli stress abiotici (caldo, freddo, siccità, etc.) o di migliorarne le capacità nutritive.